Le teorie del conflitto
Parsons viene considerato il grande interprete della società industriale
Alcuni studiosi misero in risalto gli aspetti più conflittuali che continuavano a essere presenti
Gli aspetti conflittuali si manifestavano sia nell'esplicito carattere di molte istituzioni sociali (polizia, carcere eccetera) sia in meccanismi più nascosti di manipolazione dell'esistenza personale (imposizione di modelli culturali)
Teorie dei conflitti evidenziavano non la stabilità dell'ordine sociale, bensì i conflitti interni alla società
Charles Wright Mills
sosteneva che il potere negli USA era nelle mani dei politici, militari e industriali, ed essi si influenzavano tra loro
l'americano medio quindi veniva visto come un soggetto manipolato e condizionato dal potere, il cittadino è privo di un'opinione personale
↪ però era convinto di vivere una democrazia
la società era composta in tre categorie:
- i colletti bianchi (impiegati, stipendiati e dirigenti).
- i colletti blu (operai)
- imprenditori indipendenti
Mills si occupò principalmente dei colletti bianchi, essi corrispondevano al ceto medio che si è potuto espandere grazie all'affermazione della grande impresa e all'espansione dello stato
La scuola di Francoforte
la principale corrente sociologica opposta al funzionalismo fu la teoria critica
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elaborata nella Scuola di Francoforte
Principali esponenti della scuola di Francoforte furono Adorno, Horkheimer e Marcuse
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interesse per la comprensione delle dinamiche sociali
La teoria critica non era solo una descrizione dei fenomeni sociali ma anche una denuncia e un tentativo di cambiamento delle forme di dominio economico e politico
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